nella v.g. non v’è il principio della rispondenza tra il provvedimento e il petitum


 

Not. Claudio Limontini


In un ricorso di v.g. chiedo l'autorizzazione per l'accettazione con beneficio di inventario da parte di un minore dell'eredità paterna.
Per rendere evidente l'utilità dell'accettazione narro che nel compendio ereditario c'è anche il diritto di accettare una eredità di una zia del
de cuius (nipote ex fratre), eredità non accettata da quest'ultimo maaddirittura rinunciata (per ragioni varie non rilevanti in questa sede),
quindi la minore subentra ex art. 467-468.

Il giudice mi autorizza ad accettare non solo l'eredità paterna ma contestualmente anche quella della zia (cosa che avrei richiesto dopo con apposito ricorso una volta accettata l'eredità del padre defunto).

 

Domanda: utilizzo questo unico decreto per entrambe le accettazioni anche se vengo autorizzato a compiere un atto che non ho, al momento, richiesto?

 

 


 

Not. G. Santarcangelo

 

Non ci sono problemi, perché nella v.g. non vi è il principio della rispondenza tra il provvedimento e il petitum.